domenica 13 luglio 2008

Aforismi in forma digitale - Quarto flusso di dati

La pesca di senso

Getto

Getto la rete

La rete ove sono gettato

Gettato, scaraventato

Scaraventato dentro

Dentro, fuori dal mondo

Mondo a bocconi

Bocconi indigeribili

Indigeribile rete

La rete spinge, scalcia, riempie, vuota

Vuoto ontologico digitale

Digitale, analogico: Me stesso

Me stesso a brandelli

Brandelli digeriti, digitalizzati

Digitalizzato guardo, con occhi esausti

Esausti occhi, orecchi sanguinanti

Sanguinanti un senso che evapora

Evapora i colori, mille

Mille suoni, odori, mille

Mille sapori, odori, colori, suoni,

Suoni per sempre senza guardare getto


Marco Caponera

venerdì 2 maggio 2008

Hallowe'en in a Suburb di H. P. Lovecraft

Svettano bianchi i campanili,
gli alberi si ricoprono d'argento
e sui comignoli volano i vampiri.
Guarda: le arpie del cielo profondo batton le ali,
ridono ed osservano.
Sul morto villaggio sotto la luna
mai ha brillato il sole al tramonto:
è emerso dal buio di ere perdute,
là dove scorrono fiumi di follìa lungo abissi di sogno senza fondo.
Un vento gelido striscia fra i covoni
sui campi splendenti di pallida luce
e s'aggroviglia attorno alle lapidi nel cimitero
dove i ghoul ricercano l'orrida preda per la loro fame.
Neppure il soffio degli strani Dèi del mutamento
giunti al passato a reclamare ciò che gli appartenne
può rendere quest'ora meno immota: una forza spettrale copre tutto,
diffonde il sonno dal suo seggio antico e libera l'ignoto senza fine.
Si estendono di nuovo la valle e la pianura
che videro lune scordate ormai da tempo,
ebbri danzano i mostri sotto i fiochi raggi,
sorgendo dalle fauci del sepolcro per scuotere il mondo col terrore.
Le cose che il mattino aspro rivela,
l'orrore e la miseria di campi desolati irti di sassi
si aggiungeranno un giorno a tutto il resto
tramando con le ombre maledette.
S'alzi pure nel buio il gemito dei lemuri,
guglie rose di lebbra giungan fino al cielo...non cambia nulla:
chè l'antico e il nuovo insieme son ravvolti nelle pieghe del costume destino, morte e orrore.
I Segugi del Tempo sono pronti le carni d'entrambi a dilaniare.

(traduzione di Annalisa Cameli)

The steeples are white in the wild moonlight,
And the trees have a silver glare;
Past the chimneys high see the vampires fly,
And the harpies of upper air,
That flutter and laugh and stare.
For the village dead to the moon outspread
Never shone in the sunset's gleam,
But grew out of the deep that the dead years keep
Where the rivers of madness stream
Down the gulfs to a pit of dream.
A chill wind blows through the rows of sheaves
In the meadows that shimmer pale,
And comes to twine where the headstones shine
And the ghouls of the churchyard wail
For harvests that fly and fail.
Not a breath of the strange grey gods of change
That tore from the past its own
Can quicken this hour, when a spectral power
Spreads sleep o'er the cosmic throne,
And looses the vast unknown.
So here again stretch the vale and plain
That moons long-forgotten saw,
And the dead leap gay in the pallid ray,
Sprung out of the tomb's black maw
To shake all the world with awe.
And all that the morn shall greet forlorn,
The ugliness and the pest
Of rows where thick rise the stones and brick,
Shall some day be with the rest,
And brood with the shades unblest.
Then wild in the dark let the lemurs bark,
And the leprous spires ascend;
For new and old alike in the fold
Of horror and death are penned,
For the hounds of Time to rend.

H.P. Lovecraft

martedì 4 marzo 2008

Aforismi in forma digitale - Terzo flusso di dati


Cecità


Guardo

Non guardo avanti

Indietro non più

Più avanti non vedo

Vedo di lato

Lato in obliquo, in perpendicolare, in parallelo

Nel parallelo sta il mondo

Mondo a infrarossi, a fosfori verdi, senza luce solare

Solare o lunare fa lo stesso, luce della certezza

La certezza, la verità attraverso la luce nascondono il velato

Il velato non celato alla realtà ma alla luce

La luce che acceca e ammansisce

Ammansisce e conforma

Conforme, conformista, conformato

Conformato tra luci e ombre in cerca buio

Il buio mi fa vedere

Vedo non avanti non indietro; di lato, guardo

Marco Caponera