martedì 28 novembre 2006

Scelte...

La musica ci segue ovunque, in qualsiasi luogo e nella maggior parte dei casi fa da cornice a tutte le attività umane. La sentiamo come uno sfondo sonoro al quale è molto semplice fare l'abitudine e al quale non prestiamo che un orecchio distratto. Senza renderdercene conto la stiamo "consumando" come un qualsiasi oggetto "usa e getta" che ci viene imposto dalla moderna società capitalistica e soprattutto consumistica. Si è persa la capacità di critica, ma soprattutto la capacità di scelta. Uso il passato perchè lo spirito critico, in un certo senso, i nostri avi ce lo avevano infatti molti secoli fa l'unico modo per acoltare musica era scendere in piazza e ascoltare il giullare o il girovago che, innalzando il proprio piccolo palco su una strada, piaceva di più. Ora non è necessario scendere in piazza per ascoltare musica visto che basta accendere la radio o la tv che veniamo bombardati da musica di tutti i tipi o quasi. Ma il problema è: la ascoltiamo veramente? Scegliamo la nostra musica oppure ne subiamo l'imposizione dei mass-media che scelgono per noi? Riusciamo a dedicarle del tempo così come si può fare per un buon libro oppure la musica è la colonna sonora della nostra doccia quotidiana?Bisogna saper scegliere ciò che ascoltiamo e ciò che conta è saperla ascoltare la musica.
Charlie Sheet

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